Una pianta scomposta e frammentata in cui massicci setti murari in c.a. vengono proiettati da una forza centripeta immaginaria stimolano un interno dinamico e sorprendente. Il corridoio di accesso offre uno spunto progettuale privilegiato che valorizza tutto il lavoro di interior design. Attraverso un garage hi-tech, in cui le auto sono parcheggiate al piano interrato attraverso un sofisticato sistema di elevatori meccanici, è possibile accedere all'ala occupata dalla camera per gli ospiti e dalla palestra privata. Discesa una breve rampa di scalini ci troviamo in un corridoio che si collega direttamente all'abitazione e può essere identificato simbolicamente con il centro assoluto di torsione della struttura.
I setti murari infatti vengono prepotentemente proiettati verso il paesaggio, volumi trapezoidali si lasciano invadere dai riflessi verdi della vegetazione visibile grazie a enormi vetrate perimetrali. Tagli di luce a soffitto e rivestimenti in pietra con fughe spesse e profonde non fanno altro che enfatizzare questo slancio prospettico verso il paesaggio. Inoltre i dislivelli di quota a pavimento amplificano questo senso di apertura verso l'esterno anche in altezza. La struttura può essere schematizzata in due settori angolari occupati rispettivamente dalla spa e dalla camera degli ospiti. Un sistema di pannelli in legno a scorrimento posti a chiusura di due portali simmetrici mette in comunicazione la palestra con la zona benessere privata dotata di sweet spa, vasca idromassaggio e area relax. L'altra apertura conduce invece a una cucina su misura che riesce a sfruttare ogni minimo spazio. La zona degli ospiti è pure dotata di due spazi accessori impiegati per cabina armadio e bagno privato. Come nel vano adiacente, fughe profonde e una boiserie in legno tutt'altezza con correnti orizzontali proiettano lo spazio nella natura.